Chi Siamo

Siamo un’associazione laica, aperta a persone di qualsiasi credo, convinzione ed istruzione. Nata nel 1980, presente nei maggiori ospedali e residenze sanitarie assistenziali della città. Offriamo un servizio organizzato, qualificato e completamente gratuito. I volontari dedicano parte del loro tempo al servizio dei malati e degli anziani donando loro una presenza amica.

I volontari hanno compiti di ascolto, accoglienza e supporto a pazienti e familiari in ospedale all’interno delle strutture di pronto soccorso, rianimazione, Day Hospital, sale preoperatorie e reparti, in collaborazione con il personale sanitario dell’ Azienda Sanitaria di Firenze.

Nel RSA svolgono attività di ascolto, animazione e sostegno agli aziani ospiti.

LA NOSTRA STORIA
Nel 1980 nasce a Firenze l’Associazione Volontari Ospedalieri. Si presenta alle Autorità come un’associazione nuova, già attiva a Sesto San Giovanni, dove si è costituita la prima Avo, ed anche a Milano, Ragusa e Genova. Non abbiamo chiesto aiuti economici, ma solo un supporto per preparare i volontari che non dovranno essere di intralcio al personale ospedaliero, ma neppure i sostituti per quanto riguarda le funzioni propriamente assistenziali. I volontari AVO devono rimanere accanto ai malati e, come associazione, diventare la loro voce.

Il Comune, la Provincia e la Regione Toscana ci hanno accolto con crescente interesse, ed hanno messo a disposizione i locali ed alcuni docenti della Scuola degli Assistenti Sociali. E’ la prima volta che un’associazione chiede che i propri volontari abbiano una formazione specifica, ed in seguito questo verrà preso ad esempio e diventerà obbligatorio per tutti i volontariati. Il nostro è stato un linguaggio nuovo: in Ospedale si entra a mani vuote, e neppure per portare “una buona parola”, ma soprattutto per “ascoltare”.

Fino dall’inizio, con incontri paritari, abbiamo chiesto ai dirigenti ospedalieri una delibera che regolarizzasse il nostro ruolo e in seguito protocolli d’intesa e convenzioni, che oggi regolano i rapporti con le aziende sanitarie Dal primo corso escono 50 volontari che, con molta emozione entrano 2 per ogni turno, mattina e pomeriggio, dal lunedì al sabato nei reparti di medicina generale, al padiglione San Luca in Careggi diretti dal Prof Francesco Di Lollo.

Il primario ha capito subito l’importanza del nostro servizio, e ci ha affidati ad un suo aiuto, il Dott. Vittorio Lampronti, che ha fatto suoi i principi dell’Avo, affiancandoci in un percorso formativo straordinario. Gli inizi non sono stati semplici perché la nostra presenza gratuita veniva guardata con sospetto sia dagli infermieri, che ci vedevano come controllori, che dagli ammalati che temevano di doverci pagare. E’ stata la continuità, la puntualità del servizio, l’impegno di questi primi volontari, le riunioni mensili di gruppo, spesso con la presenza del Dr. Lampronti o dei caposala, che ha aperto la strada, ed altri reparti ospedalieri incominciarono a richiedere la nostra presenza.

Siamo stati finalmente accettati anche dal personale infermieristico e per diversi anni invitati a fare lezione ai loro corsi.

Dopo Careggi l’Avo è entrata nell’ospedale pediatrico A.Meyer, dove un gruppo di aderenti all’American League aveva iniziato un servizio accanto ai bambini. La direzione dell’ospedale suggerì di prendere contatto con la nostra associazione e non fu difficile l’inserimento di questo gruppo che aveva la nostra stessa missione. Subito dopo un gruppo di preghiera di Santa Maria Nuova, che andava in ospedale, ci chiese di entrare nell’Avo, ed anche con loro ci fu un accordo immediato. Per diventare Avo questi nuovi volontari seguirono diligentemente i nostri corsi, pur avendo già una loro esperienza in ospedale. In seguito la direzione di Montedomini ci chiese di poter entrare nella casa di riposo. Ci furono molti contatti perché si trattava di iniziare un tipo di servizio un po’ diverso e di dare una preparazione adeguata. Con la buona volontà e con la disponibilità dei volontari un bel gruppo lasciò l’ospedale ed iniziò questo nuovo percorso.

A livello nazionale l’AVO Firenze ha avuto una presenza molto attiva nella costituzione della Federavo, è stata la prima a sentire la necessità di un’AVO regionale, e si è impegnata per la nascita e la crescita di molte associazioni della Toscana.

Oggi è presente in tutti gli ospedali fiorentini ed in molte RSA, è disponibile a seguire le nuove tendenze dell’assistenza sanitaria pubblica, come l’assistenza domiciliare integrata (già sperimentata in passato dai nostri volontari con i medici e gli infermieri dell’ematologia). A Firenze, l’Avo ha avuto inoltre un ruolo molto importante con i numerosi stranieri che vengono ricoverati negli ospedali cittadini. Un gruppo di volontari, spesso di madre lingua, si è messo a disposizione di quanti non riescono a comunicare e rimangono isolati accentuando i loro problemi.

La nostra associazione è pronta ad accettare ed a prepararsi per i cambiamenti che possano avvenire nell’ambito sanitario tenendo sempre presente il bene del Malato ed i propri principi di assoluta libertà, gratuità e non dipendenza.