INDAGINE FRA I VOLONTARI AVO DI TORREGALLI

 

 

INDAGINE CONOSCITIVA

 

Il 14 Novembre nell'Aula Muntoni dell'Ospedale S .Giovanni di Dio si è tenuto un incontro di tutti i volontari che prestano servizio in questa struttura ospedaliera, gli argomenti affrontati sono stati molteplici, ma il tema principale del pomeriggio illustrato ai presenti tramite la consegna di due schede da compilare è stato :

 

PERCHE SPESSO IL VOLONTARIO O IL TIROCINANTE LASCIANO L'AVO ?

E IL SINGOLO VOLONTARIO O L'AVO COSA POSSONO FARE PER LIMITARLO?

 

Il risultato di questa indagine fra le varie cause più plausibili che i volontari interpellati hanno indicato in ordine decrescente sono:

 

Assistenza in casa di un familiare

Prendersi cura del nipote

Trovato lavoro (motivazione riferita ai giovani)

Malattia prolungata del volontario

Si è reso conto che la sua emotività non gli permette di fare questo tipo di volontariato

Col passare del tempo caduta di motivazioni

Si è fatto coinvolgere da un amico senza valutare bene cosa significasse fare

volontariato in ospedale

Non sopporta più vedere tanta sofferenza

 

Mentre le motivazioni dell'abbandono dell'Avo ritenute poco giustificabili (pur rispettando il diritto di ciascuno delle proprie scelte, e senza voler dare giudizi ma solo ai fini statistici) ha visto sempre in ordine decrescente la seguente graduatoria:

 

Lascia l'Avo perchè lo considerava un hobby

Attività ricreative varie gite ginnastica troppi impegni

Difficoltà di rapporto con gli altri volontari

La famiglia gli crea difficoltà per la sua assenza

Il cambio di residenza diventa scomodo per raggiungere la struttura dove prestava

servizio e non gli va di cambiare

Aveva considerato che l'essere volontario Avo gli avrebbe dato la possibilità di trovare un lavoro

Alcuni aspetti organizzativi dell'Avo non hanno soddisfatto le sue attese durante

il percorso formativo, l'accoglienza o il servizio nel reparto

 

 

 

Le proposte suggerite poi dai volontari in merito alla seconda scheda sono:

 

Il volontario deve creare un vero rapporto d'amicizia con gli altri volontari (perlomeno nel proprio reparto) questo atteggiamento renderà più difficile l'abbandono di chi è intenzionato a farlo

 

Aiutare nelle difficoltà il possibile dimissionario tirocinante è un ruolo essenziale, che deve svolgere prima di tutto il tutor

 

Permettere con più facilità al tirocinante di cambiare reparto all'interno della stessa struttura, in modo che possa trovare il reparto a lui più congeniale

 

La sede dovrebbe mantenere sempre un rapporto con il volontario che si dimette, perchè le condizioni che lo avevano portato ad abbandonare l'Avo nel tempo possono essere mutate

 

Rivedere la norma che dopo tre anni dalle dimissioni si deve ripetere il corso

 

Saper trovare le modalità di coinvolgere di più il tirocinante o il volontario nelle varie iniziative

 

La sede dovrebbe curare di più all'inizio dei Corsi quello che è il colloquio con il tirocinante, in modo da capire se veramente è idoneo al volontariato Avo . E' meglio dire.... qualche no all'inizio che sprecare energie e tempo

 

Svolgere il Corso in tempi più brevi e con modalità di orario e del giorno diverse (per esempio sabato mattina)

 

 

Date: 
Mercoledì, Dicembre 24, 2014 - 19:00