Diventa Volontario

Cosa fanno i volontari
A tutti i volontari è richiesto un impegno di almeno una presenza a settimana e la partecipazione alla vita associativa.Il servizio dei volontari è organizzato in modo che la presenza nei reparti sia più regolare possibile.I volontari non possono e non devono sostituire nessuno, ma i medici, gli infermieri, i malati, gli ospiti e il personale delle RSA sanno di potervi fare sempre affidamento.

L’AVO Firenze
I volontari AVO seguono un corso di formazione gratuito o a Marzo o a Ottobre e un anno di tirocinio accompagnati da un tutor.
Offrono assistenza all’interno dei principali Servizi Ospedalieri Fiorentini e delle Residenze Sanitarie Assistite (RSA).
Al momento delle iscrizioni, che sono aperte presso la segreteria 15 giorni prima dell’inizio di ogni corso, verrà effettuato un breve colloquio informativo.
Per partecipare ai corsi è necessario essere maggiorenni e non aver compiuto 70 anni.

 

Decalogo del Volontario

  • Stabilisce con il Coordinatore l’orario ed il giorno di turno

Si fa presente che l’orario di servizio è stato stabilito dall’amministrazione degli Ospedali o delle RSA d’accordo con il direttivo AVO e per questo non è possibile andare quando fa comodo. Scelto il turno bisogna sempre avvisare se si vuol cambiarlo e ci si assenta per qualche tempo. Non è consentito girare per reparti diversi a quello assegnato sfruttando il fatto dell’appartenenza all’AVO 

  • In servizio, il Volontario porterà il proprio camice AVO sempre in ordine

Abbottonato e con il distintivo in evidenza.È assolutamente indispensabile attenersi ad alcune norme igieniche: lavarsi le mani all’inizio e alla fine del servizio, non sedersi o appoggiare effetti personali sui letti, tenere spento il cellulare durante il servizio 

  • Il Volontario non sostituisce mai il personale

Men che meno durante eventuali scioperi perché non ne ha né la competenza né la professionalità, né la copertura assicurativa in caso di danno.Non è consentito criticare o fare appunti direttamente alle persone che lavorano nelle strutture. Se qualcosa non va, si faccia presente al coordinatore 

  • Il Volontario AVO che svolge il suo servizio in Ospedale deve presentarsi come una persona calma

Serena, senza fretta, che non fa trasparire le proprie preoccupazioni, non ostenta trucchi vistosi e gioielli eccessivi, che oltre ad essere inopportuni potrebbero diventare pericolosi. Non parlerà troppo né in modo sguaiato, non dovrà indagare sulla malattia di cui il paziente è affetto e saprà tenere per sé le confidenze ricevute. Insomma, una persona disponibile ad ascoltare con empatia 

  • Il Volontario AVO assumerà nei confronti degli ospiti un atteggiamento più gioioso

Il Volontario AVO che svolge il servizio nelle RSA pur attenendosi all’etica AVO che contraddistingue il nostro volontariato, assumerà nei confronti degli ospiti un atteggiamento più gioioso, ludico, confidenziale. Insomma un volontario che diventa un amico con cui passare una parte della giornata. 

  • Bisogna sempre rispettare profondamente la personalità dell’interlocutore

Non esistono formule precise, ma è molto scorretto affrontare discorsi che possono essere inopportuni nei confronti delle sue convinzioni politiche, religiose ed etiche 

  • Nessun ammalato deve sentirsi escluso dall’attenzione e dalle cure del volontario

Quindi nessuna preferenza: un saluto e un sorriso per tutti, un aiuto, un incoraggiamento e una compagnia, senza dare consigli che spettano al medico o fare servizi (mettere padelle o cuscini, far camminare ammalati, dar da mangiare o bere, ecc.) se non autorizzati dal personale 

  • È chiaro che si va in Ospedale o nelle RSA non per riempire il proprio tempo libero

Ma per metterlo al servizio degli altri.Il Volontario quindi sarà disponibile alle esigenze del servizio e non dovrà mai favorire la nascita di gruppi chiusi all’interno dell’AVO 

  • La gratuità del servizio

Dopo aver chiarito qual è il ruolo del volontario AVO, va sottolineata ancora la gratuità del servizio. Gratuità non solo sul piano economico, ma anche sul piano delle gratificazioni. Spesso il volontario non si sente dire grazie perché anche se la maggior parte dei degenti apprezza quanto facciamo, spesso non riesce ad esternare la propria riconoscenza 

  • È un dovere del Volontario AVO partecipare alle riunioni di gruppo ed alle iniziative di aggiornamento promosse dall’Associazione

Infatti mettere in comune esperienze, soddisfazioni, fallimenti, osservazioni, proposte, è utile all’Associazione per migliorarsi e ad ogni Volontario, per potere svolgere con più competenza il proprio servizio e sentirsi pienamente membro di questa Associazione